Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 25 gennaio 2018

C'è sempre un punto in cui realtà e fantasia convergono.

E' sempre banale quel risveglio quando la mia parte filmica continua ancora a dormire, perché senza quello spezzone di pellicola, sviluppata nelle stanze notturne della mente, tutto mi appare sbiadito e finto: ne ho quindi bisogno per elaborare la realtà.
Non è una finzione scenica quella in cui poi agisco, ma una realtà parallela che si contrappone a quella evidente, ma abiurata già al primo sguardo.
Traumatici, quei miei risvegli, quando la protagonista della mia vita interiore non vuole proprio saperne di destarsi e stizzita si calca la mascherina nera sugli occhi, rinnegandomi.

- Flaubert, il mio caffè per favore .-
(perché ho chiamato Flaubert questo mio maggiordomo immaginario? non saprei dirlo, ma è questo il nome che mi è affiorato alle labbra)
 Flaubert fa il suo impeccabile ingresso nella mia stanza da letto e poi, con un piccolo inchino, depone un micro vassoio sul mio comodino.
E' un vassoio da casa di bambole, con sopra un piattino e una tazzina in miniatura decorati di rosa.
- Cagliostro ha già fatto colazione? - Domando, stiracchiandomi
- Si, Madame, il Conte ha fatto colazione. Ripulito il piatto, se mi è concesso dire. -
Sorrido a questa sua educata ed ironica precisazione
- Dunque i nuovi bocconcini sono di suo gradimento. - Convengo soddisfatta
- Senza ombra di dubbio. - Conferma lui, compunto
- Grazie, Flaubert. Non ho bisogno di altro. -
Lo congedo con un gesto grazioso della mano mentre sorseggio dalla minuscola tazzina un caffè invisibile, ma ottimo.

Indugio ancora un po' tra le coltri, lasciandomi avvolgere dal profumo intenso di lavanda che da queste emana, e nel frattempo, svogliando pigramente il carnet degli appuntamenti:
ore 10,00 - selezioni per assunzione nuovo chauffeur
contattare la tata di Cagliostro per la serata
ore 14.00 - pranzo con Joseline e Greta  all'Epicure
ore 17,30 - appuntamento "Salone di Bellezza di Franck Provost"
ore 19,00 - Frenchie e Frenchie Bar, per Aperitivo con Marianne
Atelieur Givenchy per prova sartoriale del nuovo abito da sera
ore 22,00 -  Cena spagnola al Fagon con Jean Luc. Dopo cena al Grand Hotel du Palais Royal.

Una giornata indubbiamente piena, e così devo pur risolvermi ad uscire dal letto
- Flaubert. -
- Madame. -
- Flaubert, contatti Emanuelle, la tata di Cagliostro, le dica che stasera avrò bisogno di lei. Le confermi l'orario solito. -
- Sarà fatto, Madame. -
- E avverta lo chauffeur di preparare la Porsche, che avrò bisogno di lui per tutta la giornata. -

E così mentre Madame esplora la lussuosa cabina armadio alla ricerca dell'abito giusto alle esigenze della giornata, e non trovando nulla di congeniale esclama: non ho niente da mettermi! pure io, frugando nel mio più striminzito armadio, mi ritrovo nello stesso momento a ripetere l'identica battuta: non ho niente da mettermi!
...perché, alla fine, c'è sempre un punto in cui realtà e fantasia convergono.