Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 7 marzo 2017

Yin and Yang cats (cap. 2)


Due giorni di appostamenti sono serviti a Cagliostro per studiare la nuova arrivata ed elaborare una strategia per riportare le cose nel loro giusto ordine, perché la piccola Ginevra, bisognosa di affetto e di rassicurazioni, s'è trasformata nella mia ombra.
Le piace stare in braccio, essere accarezzata e vezzeggiata, cose che invece Cagliostro non ama troppo, concedendosi alla mia tenerezza nei momenti da lui stabiliti, quando mi viene a cercare con la coda svettante, scettro imperativo della sua indiscussa sovranità a cui io, perdutamente innamorata, mi piego.
Ora, però, c'è questa nuova intrusa che s'aggira nei territori della casa e del mio cuore, e due giorni sono stati più che sufficienti a rendergli chiara la situazione: quella smorfiosa conosce alla perfezione l'arte della seduzione e magistralmente se ne serve per perseguire oscure trame di detronizzazione.
Ma, se la bianca regina conosce l'arte dell'irretimento, lui è maestro in quella altrettanto antica del giullare, che mette in scena, con indiscusso successo, quando vuole ottenere qualcosa o farsi perdonare.
Eccolo allora esibirsi in spettacolari piroette, improvvise virate, acrobatiche capriole e spericolate acrobazie, tutte inscenate con la temerarietà dell'uomo ragno e la grazia suprema di un ballerino del Bolshoi
...e il finale è sempre lo stesso: pancino all'aria, miagolii soffusi, leccatine e piccoli morsi.
Ed io, in visibilio, felice di ottemperare ogni sua richiesta.
Disposta a perdonare ogni sua intemperanza.

Cagliostro, da buon stratega, ha capito che competere con Ginevra adottando gli stessi suoi metodi, quelli delle coccole a gogò e del tête-à-tête, sarebbe uno snaturamento che non lo renderebbe credibile ai miei occhi, minandolo  nella sua interpretazione vincente, quella del "bello e impossibile", pervenendo così, in base a queste considerazioni, alla conclusione che la femmina da irretire non sono io, ma la bianca regina Ginevra.
Sa benissimo, il piccolo Conte, che il mio è un amore fortemente consolidato e altrettanto fortemente collaudato, a prova di distruzione ninnoli e lacerazione tende, quindi è la smorfiosetta felina che va neutralizzata.

Dopo i due giorni d'anacoreta trascorsi sul ripiano più alto della credenza, mimetizzandosi all'occorrenza dietro il rigoglioso pothos, che là in alto fa bella mostra di se, e che ha così offerto riparo da giungla al soldato provato, e  la privacy necessaria allo stratega per elaborare il suo piano, ora per lui è giunto il momento di agire
...ed ecco che anche in questo frangente il pothos amico si è dimostrato anche indispensabile alleato nella realizzazione dell'appena elaborata strategia, minimal, ma assolutamente raffinata nella sua semplicità, comprensiva perfino di quel lato romantico a cui  tutte le femmine, di qualsiasi razza, sono sensibili.

...così io e Ginevra siamo entrate in cucina ad espletare una delle tante faccende della quotidianità (ormai inseparabili, operiamo in sinergia), quando dall'alto è piovuto un rametto di pothos, con precisione millimetrica a pochi passi dalle zampette della bianca regina, un improvviso segnale di stop davanti al quale si è fermata stupita, accompagnato da un modulato miao (un tono di miao che a me giungeva nuovo) e poi la planata improvvisa, acrobatica ed elegante, di Cagliostro, che io pensavo pronto a tagliarle la strada, ad impedirle di avvicinarsi a me, ma invece eccolo galantemente spingere verso di lei il tralcio reciso del pothos, come fosse un gambo di rosa o un ramo d'ulivo, una cavalleresca offerta di resa, non per vigliaccheria o stanchezza (seppur immagino che si sarà ben rotto le scatole di quel suo esilio sulla credenza) ma come donchisciottesco gesto di resa alla bellezza e alla grazia della bianca regina. (a tal proposito, però, nutro qualche dubbio, che questo piccolo zingaro ne conosce una più del diavolo, eppoi, seppur teatralmente inscenata, fa parte di quel suo collaudatissimo repertorio col quale gratifica anche me, per cui avrà pensato: se ha tanto successo con la femmina umana perché non dovrebbe averne con quella felina?).

Un'offerta così romantica che neppure una regina la può disdegnare.
...e  ora Ginevra ha occhi solo per lui.