Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 12 agosto 2012

Relativismo

E così oggi, dopo tanto tempo, riprendo a scrivere il mio diario, non sulla spinta di una inderogabile esigenza ma, più che altro, sulla necessità di non deviare dal percorso intrapreso a cui devo tanto del mio odierno vigore, e della mia resistenza, alle offensive esistenziali.
Narrare degli ultimi avvenimenti...non lo farò ora, devo avere ancora il tempo di metabolizzarli, di renderli parte essenziale di me, di sentirmeli addosso come ossa, sangue e pelle, e di non comprometterli con un pensiero ardito, o mal formulato, scaturito dall'entusiasmo o dal patimento.
E' questo che l'esperienza mi ha insegnato: le forze fisiche e mentali devono essere saggiate e dosate, di modo che nella sciagurata ipotesi di finire a bordo ring, se ne abbia sempre una piccola scorta per evitare il ko finale.
Credere in se stessi è essenziale.
Credersi invincibili è distruttivo.

Quindi, in questa assolata domenica di Agosto, me ne sto pigramente rintanata nell'angolo più fresco della casa, senz'altra necessità che quella di respirare e di lasciare che il tempo liberamente scorra tra passato e presente in attesa di quel domani che sopraggiungerà ineluttabile e, forse, provvidenziale.

Trovare il coraggio di dare risposte a noi stessi, prima ancora che al mondo, forse è questo l'obiettivo che dovremmo riconoscere primario ma che, invece, il più delle volte ignoriamo, preferendo perderci in quell'esistenzialismo metafisico, assolutamente astratto ed inconcludente, ondivago, tra il dogma e lo smarrimento.

Non è questo a cui io miro seppur so bene che le risposte che riuscirò a darmi non saranno definitive ma soggette al momento in cui le domande verranno formulate e che, quest'ultime, potranno facilmente riproporsi in altre fasi della vita quando, con stupore, mi troverò a dare risposte forse differenti.
Il relativismo è, alla fine, l'unica concreta ed incontrovertibile asserzione esistenziale, anche se questa esplicitazione può sembrare paradossale.
Marilena

2 commenti:

  1. Il paradosso è probabilmente l'unica fonte di certezza e di salvezza di questa nostra esistenza, e hanno in se un ironia che la rende anche più divertente. In fondo il sapere che domani qualcosa di nuovo e diverso può accadere è ciò che ci fa andare avanti.
    un bacione smeraldino miaooooooooo

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    1. Concordo in toto con te, Lucy, e personalmente amo i paradossi che movimentano e scompigliano la noiosa staticità delle certezze e che,come stravaganti riccioli, ravvivano una banalissima permanente.
      Un bacio, nello scompiglio esistenzialista dei miei capelli :))))

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