Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 1 marzo 2008

Io sono Amaranta

E ora parlo io!!!!!
Francamente non ti sopporto più: sei una dramma-dipendente, non riesci a vivere senza pathos, la tragedia anche nel culmine della felicità....è troppo!!!!!
Smetti le grisaglie, scopri la fronte dalla pesantezza dei capelli, accogli con ironia notturna i Freaks (un pò come Biancaneve fece con i sette nani), sorridi più spesso con lo sguardo finalmente libero dalla maschera di quei tuoi ossessivi occhiali neri.
Sono stanca, Mari, di stare nella tua testa ed assistere a tutte le cose stupide o inutili che fai.
Io sono qui per ESSERCI e tu, invece, con le tue seghe esistenziali, m'impedisci di ESSERE.
Io voglio vedere attraverso lo sguardo verde dei miei-tuoi occhi.
Io voglio avere la possibilità di libera espressione senza dover passare obbligatoriamente nei tuoi cervellotici e, troppo spesso, paranoici percorsi mentali.
Va bene l'introspezione, sorellina, però tu eccedi ed inciampi in te stessa e fai cadere anche me, e questo non posso più permetterlo.
Se tu vuoi essere la regina degli antri cingi pure la tua fronte con una corona di spine e sopravvivi nell'ombra, ma non riuscirai a trascinare anche me in quella sorta di ragnatela dark che ti sei costruita.
Io sono immune dalla trappola degli antri.
Io sono geneticamente anarchica.
Io sono Amaranta.

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